Le Partite IVA che esercitano attività d’impresa e applicheranno il nuovo Regime dei Minimi 2015 (Forfait al 15%) godranno di agevolazioni contributive: addio livello minimo, calcolo contributi su reddito prodotto.
Le agevolazioni sul fronte contributivo non riguardano tutte le Partite IVA in Regime dei Minimi ma, come recita il comma 23 (leggi o scarica il testo) solo gli “esercenti attività d’impresa“, vale a dire gli imprenditori e non i professionisti. Per prima cosa sparisce il livello minimo imponibile (previsto dall’articolo 1, comma 3 della legge 233/1990), mentre il contributo dovuto si calcola semplicemente applicando all’imponibile l’aliquota contributiva prevista dalla propria gestione previdenziale. In pratica, se per calcolare i contributi un esercente ora deve prima applicare il livello minimo (a prescindere dal reddito effettivamente prodotto) e poi quelli sulle quote di reddito eccedenti il minimale, in base alla riforma basterà applicare l’aliquota contributiva al reddito effettivamente prodotto.
Le modalità operative andranno definite da provvedimenti di Agenzia delle Entrate eINPS, entro 60 giorni dall’approvazione della Legge di Stabilità (che sta iniziando il suo iter parlamentare). Qualche dettaglio è già previsto dalla manovra: il comma 30prevede che gli imprenditori, per usufruire dell’agevolazione contributiva, debbano presentare apposita dichiarazione telematica all’INPS entro il 28 febbraio di ciascun anno (oppure quando inizia un’eventuale nuova attività). Chi trasmette la comunicazione in ritardo accede all’agevolazione l’anno successivo. I versamenti per acconto e saldo si effettuano negli stessi termini previsti per il pagamento delle tasse dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Barbara Weisz
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